"La nostra proposta? Serviamo una
cucina italiana tradizionale anche con piatti di origine
napoletana con piccole note di origine asiatica, in questo caso
singalese. Il nostro chef è dello Sri Lanka e abbina alcuni
prodotti della sua tradizione con elementi occidentali, per
esempio l'anatra arrosto con la mela annurca e il tamarindo o
polpetta e friariello col passion fruit. Abbiamo anche lavorato
nelle ultimi tempi alla parmigiana di melanzane da abbinare con
prodotti come il curry e il coriandolo". Spiega così Gianpiero
Arria - 47 anni, siciliano di origine, direttore del Ristorante
Classico, a Napoli, con una ventennale esperienza nel settore
della ristorazione - le 'contaminazioni' a tavola del suo locale
mentre in cucina da poco opera lo chef Dilip Lakmal Roche
(classe 1994).
Ma queste contaminazioni funzionano? "Sì, sono gradite -
spiega Arria incontrando i giornalisti - I nostri ospiti
rispondono abbastanza bene". E aggiunge: "Siamo partiti qualche
anno fa e ora ci misuriamo su un terreno che propone un mix di
prodotti". Ventotto coperti all'interno e 40 all'esterno, la
sala interna più grande ospita, a rotazione, opere di diversi
artisti contemporanei. "Nel creare i menu si da' assoluta
priorità alla stagionalità e alla provenienza dei prodotti, il
pescato è locale, le verdure e la frutta sono sempre di
stagione, la carne, i formaggi e i salumi provengono da piccole
aziende bio che garantiscono qualità e sapore dei prodotti"
sottolinea il direttore del locale. Lo chef offre la scelta di
un menu à la carte essenziale e due menu degustazione, da cinque
e sette portate. "Sono in Italia da 12 anni, ho lavorato in
tanti posti e ho fatto esperienza - afferma Dilip Lakmal Roche
- e posso dire che funziona bene questa contaminazione. Cosa
metto? Tamarindo, curcuma, curry, coriandolo. e poi metto le
spezie all'inizio della lavorazione così il prodotto prende
tutto il sapore". Il menu dell'incontro: panella siciliana,
sgombro, zabaglione ai funghi porcini e olio di aneto, polpetta
friarielli e passion fruit, cappellaccio di genovese, battuto di
marchigiana e fonduta di pecorino, anatra arrosto, mela annurca
e tamarindo, bavarese al limone, tarteletta di nocciola,
caramello cremoso al cioccolato bianco e meringa all'italiana.
"E' possibile servire al dehors un aperitivo preparato al
momento - dice Arria - e non le solite patatine e noccioline".
Al Ristorante Classico - situato nel cuore della parte antica di
Napoli, poco distante da Castel dell'Ovo e dal lungomare, in Via
Santa Maria a Cappella Vecchia - viene proposta anche una
selezione dei vini frutto della ricerca di Gianpiero Arria. Le
oltre 150 referenze presenti in carta, divise in egual misura
tra bollicine, vini bianchi e rossi, abbracciano l'intero
territorio nazionale e offrono
anche una panoramica dell'estero con etichette che vanno dalla
Francia alla Nuova Zelanda.
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