Il presidente di
Costa Rica, Carlos Alvarado, ha promulgato una legge approvata
dal Parlamento con cui si dichiara il caffé "15/o simbolo patrio
del Paese nello sviluppo economico, sociale e culturale". In un
comunicato diffuso dall'ufficio stampa presidenziale, Alvarado
ha sottolineato che "conosciamo l'importanza che ha in questo
momento di pandemia da coronavirus il settore produttivo per la
riattivazione dell'economia". Per questo, è stato anche firmato
un progetto di legge che ha come obiettivo determinare un regime
equo di relazioni fra produttori, beneficiari ed esportatori del
caffé. Inoltre le autorità costaricensi hanno colto l'occasione
della consacrazione del caffé come 'simbolo patrio' per
rivolgere un appello alla popolazione a partecipare in massa
alla campagna di raccolta che comincerà in agosto e si estenderà
fino a marzo 2021, e che finora ha avuto l'adesione di oltre
17.000 persone.
Il Costa Rica è considerato un piccolo produttore di caffé
arabica e secondo i dati diffusi dal Dipartimento
dell'Agricoltura statunitense, il suo raccolto complessivo, a
cui contribuiscono piccole unità agricole, è stato nella passata
stagione di 1,5 milioni di sacchi da 60 chilogrammi.
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