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Ricerca, gli italiani vogliono mangiare carne 100% italiana

Clai-Euromedia Research,82% guarda etichetta,chiede info origine

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ROMA - Clai, la cooperativa agricola imolese dedicata alla produzione di salami con carni italiane al 100%, ha analizzato con Euromedia Research l'importanza che gli italiani danno al Made in Italy nelle proprie abitudini d'acquisto di carne e di salumi, con particolare focus sul salame. Il 65,3% degli intervistati ha dichiarato di acquistare esclusivamente carne al 100% italiana. Inoltre, pur di avere la certezza dell'origine completamente italiana delle carni, il 39,7% degli intervistati è disposto a spendere fino al 5% in più, mentre il 31,4% si dichiara disposto a spendere dal 5% al 20% in più.
Gli italiani sono molto attenti al momento dell'acquisto di carni e salumi, l'82% degli intervistati ha dichiarato di controllare l'etichetta o richiedere al banco informazioni specifiche circa l'origine dell'animale, l'allevamento e la macellazione. In particolare i più attenti a queste verifiche sono gli uomini adulti over 40 (86,4%) e gli abitanti del centro-Italia (88,6%).
In Italia si mangia salame, in media, una o due volte la settimana (il 35,8% degli intervistati), principalmente come aperitivo e antipasto (32%), oppure come secondo piatto (28,6%), abitudine diffusa soprattutto nel centro Italia e tra le fasce d'età più giovani. Il dettaglio che accomuna la scelta dei consumatori è la bontà del salame, il 57,7% dichiara di scegliere il salame perché è buono e perché ha un gusto unico (18,3%). Anche per l'acquisto del salame gli italiani guardano l'etichetta e l'89,5% delle persone intervistate ritiene molto importante che il salame acquistato sia prodotto con carni italiane al 100%.
"Non tutti i salami sul mercato sono rigorosamente italiani al 100 per cento - precisa Giovanni Bettini, presidente di Clai - Noi di Clai possiamo garantire che i nostri salami provengono da una filiera controllata dai campi alla tavola. Ogni salame è prodotto esclusivamente con carni di suini pesanti italiani, nati, allevati e macellati in Italia, secondo i disciplinari più rigidi applicati per le DOP del prosciutto di Parma e San Daniele: una scelta produttiva sull'intera gamma di salami che è una vera rarità nel settore industriale dei salumi".

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