Primo caso di peste suina
africana in Toscana in un cinghiale, rinvenuto morto, nel comune
di Zeri (Massa Carrara), al confine con la Liguria. Il
ritrovamento è avvenuto nella giornata di giovedì 18 luglio in
un'area già vigilata come zona di massima allerta. Lo riferisce
la Regione spiegando che "sono subito state messe in atto le
procedure di legge ed è stata immediatamente disposta una
analisi sulla carcassa che ha dato esito positivo alla
malattia".
Le procedure di intervento erano già state condivise
preventivamente tra Regione Toscana e Azienda Usl Toscana Nord
Ovest, data la diffusione della malattia in regioni confinanti
con la Toscana.
Per contenere l'ulteriore diffusione del virus e limitare
eventuali ricadute di tipo economico, sono già state disposte
tutte le procedure di sorveglianza e controllo sul territorio
interessato dal rinvenimento, grazie anche alla collaborazione
del comune di Zeri e dei cacciatori locali. La Regione ha
inoltre già provveduto ad avvisare del caso il Ministero della
Salute e il Commissario straordinario per la peste suina per la
loro collaborazione.
La peste suina africana non è una zoonosi, pertanto è una
malattia che non si trasmette all'uomo ma solo ai suini, sia
selvatici (cinghiali) che domestici.
L'assessorato al diritto alla salute e l'assessorato
all'agricoltura stanno seguendo con attenzione l'evoluzione
della situazione.
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