Trattori in giro per Oristano per
chiedere attenzione e rispetto per il lavoro nelle campagne. La
sfilata di mezzi agricoli è partita dal ponte del Rimedio e si è
lentamente e a colpi di clacson fatta avanti nel centro della
città. Una manifestazione ordinata e pacifica accompagnata da
un'acquazzone che ha provocato qualche disagio nel traffico
stradale ma senza bloccarlo.
Il corteo ha attraversato il ponte sul Tirso, piazza Roma,
via Mazzini, strada per via Solferino, via Cagliari, via Pira
sino all'Ospedale. Poi via Diaz fino all'ex Standa e viale
Repubblica. Con ritorno al Rimedio e presidio per tutta la
giornata. "Non è giusto che i produttori siano quelli che nella
filiera guadagno di meno - denuncia all'ANSA Giacomo Scintu, uno
dei promotori della protesta - Aspettiamo l'insediamento della
giunta regionale per parlare con il nuovo assessore. Gli
incrementi dei costi di produzione e l'arrivo di prodotti esteri
ci stanno penalizzando".
La mobilitazione non si si ferma: agricoltori e allevatori si
ritroveranno il 9 marzo a Tramatza per eleggere i delegati che
possano trattare con la Regione e portare aventi le istanze del
mondo delle campagne. "La Sardegna è terra di prodotti di
eccellenza maturati al sole e in ambienti senza inquinamento -
si legge nel volantino distribuito a Oristano - l'agricoltura
sta morendo sotto il peso della grande distribuzione e
dell'industria. Manifestiamo per difendere un duro lavoro nei
campi e nelle nostre stalle".
L'appello: "Chiediamo che ci venga riconosciuto il giusto
compenso alle nostre fatiche, di continuare la nostra arte che i
nostri genitori, nonni con umiltà, rispetto e amore ci hanno
insegnato e che noi a nostra volta vogliamo insegnare ai nostri
figli".
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