Un vero e proprio funerale, con tanto
di feretro e necrologio, è stato celebrato nel pomeriggio dai
150 agricoltori del movimento autonomo Riscatto Agricolo che
hanno dato vita alla protesta contro le politiche di settore
della Ue a Cascina (Pisa). Con i loro trattori sono arrivati da
tutta la provincia di Pisa ed hanno occupato alcuni parcheggi
dell'area commerciale di Navacchio dove, se non verranno
ascoltati, resteranno per ben cinque giorni. La manifestazione,
pacifica, ha portato qualche problema al traffico non solo
durante il corteo funebre messo in scena ma anche quando con
buona parte dei trattori hanno percorso a passo d'uomo prima un
tratto della superstrada Firenze-Pisa-Livorno e poi parte della
via Tosco Romagnola.
"Purtroppo noi, che viviamo di questo, abbiamo visto che le
politiche dell'Unione Europea volgono a diminuire le produzioni
agricole europee, c'è sempre una tendenza a renderci la vita
impossibile e la scelta obbligata è quella di diminuire le
coltivazioni o di smettere - ha spiegato l'organizzatore della
protesta, Maurizio Senigagliesi - perché oggi siamo arrivati al
punto dagli adempimenti e dalle nuove politiche agricole siamo
arrivati al punto di non poter più lavorare oltretutto il prezzo
è sempre meno a noi e sempre di più ai consumatori, quindi c'è
qualcosa che non quadra".
Il comitato pisano di Riscatto Agricolo è nato durante una
cena tra amici e colleghi. "La nostra scelta - spiega ancora
Senigagliesi - è stata di non avere a fianco nè partiti politici
nè sigle sindacali. Queste ultime conoscono bene le nostre
problematiche e ci saremmo aspettati da parte loro un
incitamento a scendere in piazza ma così non è stato. Da qui la
decisione di protestare da soli".
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