In Italia "la situazione è differente
perché il governo Meloni è dalla parte degli agricoltori, senza
se e senza ma. Se i problemi sono stati causati dalle scelte di
Bruxelles, creare difficoltà ai nostri cittadini non ha molto
senso. In Italia non c'è un Governo da convincere come in altre
nazioni. Sappiamo bene quel che va fatto. Qualsiasi occasione è
utile per ricordare il ruolo fondamentale dei nostri
agricoltori, in Italia e in Europa".
Lo scrive in un lungo post su Facebook il ministro
dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, Francesco
Lollobrigida sottolineando, tra gli altri provvedimenti che
elenca, che l'Italia "ha mantenuto i benefici sul carburante
agricolo e non ha intenzione di cambiare questa scelta come è
avvenuto in molte parti d'Europa".
"Le politiche dell'Unione Europea, avallate dai Governi che
ci hanno preceduto- scrive Lollobrigida - sono state
semplicemente folli. Hanno fatto scelte tese a diminuire la
produzione e le terre coltivate in cambio di sussidi sempre più
bassi, utilizzando la sostenibilità ambientale come una clava.
Risultato: - 24% di imprese agricole in Europa e tanta terra
lasciata incolta". In Italia, ricorda il ministro, "abbiamo
perso il 30% delle imprese agricole e nelle aree del Sud
arriviamo al 45%. Vincoli, obblighi, costi di produzione sempre
più alti (+22% nel 2021-22) hanno esasperato gli agricoltori,
che non riescono più a sostenere le proprie imprese e con loro
le proprie famiglie. Il governo Meloni dal suo insediamento, 16
mesi fa, ha scelto un'altra strada. Per noi l'agricoltore è il
primo ambientalista perché senza di lui la terra sta peggio, e
non meglio".
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