La Scuola di Agraria
dell'Università di Firenze ha aperto oggi i festeggiamenti per i
suoi 110 anni di vita con una tavola rotonda, una mostra e due
itinerari tra il verde delle Cascine e la Palazzina Reale. Nata
nel 1914 come Regio Istituto Forestale Nazionale, oggi la Scuola
di Agraria vede i suoi laureati, a cui è rivolta la nuova
community di Alumni presentata nel corso della mattinata
occupare posti di rilievo, impegnati su temi quali sviluppo
sostenibile, green economy, economia circolare e delle energie
rinnovabili.
Nell'occasione è stato presentato il calendario di eventi
che saranno distribuiti lungo tutto il 2024 e che vanno a
inserirsi nelle celebrazioni per i 100 anni dell'Università di
Firenze, che traguarda il secolo. "Non è solo un fare memoria -
ha affermato il prorettore vicario dell'ateneo, Giovanni Tarli
Barbieri - ma è anche un'occasione, un modo per guardare al
futuro, perché gli studi agrari hanno grandissime potenzialità,
soprattutto di fronte alle grandi sfide che attendono il nostro
Paese e l'Unione Europea".
"Il nostro è uno sguardo orientato a 360 gradi, verso una
società che andiamo a sostenere non solo con le nostre
competenze, ma anche con progetti di sensibilizzazione,
integrazione e multiculturali", sottolinea il direttore del
Dipartimento di Agraria, Simone Orlandini.
"I nostri futuri programmi di studio - afferma Riccardo
Bozzi, presidente della Scuola - combineranno la teoria con
l'esperienza pratica, incoraggeranno a sviluppare soluzioni
creative con approcci sostenibili e grazie alle nuove
tecnologie. Tutto questo all'interno di edifici pronti a
funzionare, sono certo, non solo come luoghi fisici, ma anche
come palcoscenici delle nostre aspirazioni ove plasmare ciascuno
la propria identità culturale".
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