Dopo 3 anni dalla pubblicazione
dell'ampio lavoro di ricerca sul "Turismo delle Radici" a firma
di Sonia Ferrari, docente di marketing del turismo e marketing
territoriale presso l'Università della Calabria, e Tiziana
Nicotera, cultore della materia presso la stessa Università ed
esperta del ramo, è maturata l'idea di allargarne i contenuti
con un'ulteriore indagine, condotta dalle due ricercatrici con
Anna Lo Presti dell'Università di Torino, in collaborazione con
il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi
dell'Economia Agraria (CREA).
È nata, dunque, una nuova ricerca dal titolo: "Turismo delle
radici e promozione all'estero dei prodotti agroalimentari
italiani: un focus sul settore olivicolo-oleario", svolta
nell'ambito del progetto "Oleario - Dove l'Italia lascia un
segno". Essa ha inteso scandagliare le potenzialità per ampliare
il mercato del nostro agroalimentare e favorire lo sviluppo
delle aree rurali a vocazione olivicola, un fenomeno che
potrebbe interessare circa 60 milioni di italiani all'estero e
un possibile introito di 8 miliardi di euro.
I risultati del lavoro saranno presentati all'Università
della Calabria, aula Sorrentino, giovedì 14 dicembre 2023 alle
ore 15. Essi mostrano che gli italiani emigrati che tornano come
turisti per riscoprire le proprie radici sono fortemente legati
alla terra dei propri avi (71%), ne apprezzano la cucina (83%),
acquistano e consumano prodotti agroalimentari italiani anche al
ritorno dopo il viaggio (oltre il 61% li ha acquistati negli
ultimi 6 mesi e oltre la metà li ha consumati anche più volte a
settimana) e li promuovono presso parenti e amici una volta
tornati a casa (più dell'87% del totale). Infine, per oltre 73%,
l'olio di oliva italiano è di qualità superiore, nonostante il
mercato poco sviluppato all'estero - sia per la difficoltà a
reperire il prodotto che per i prezzi elevati.
L'indagine statistica, a cui hanno partecipato oltre 600
'turisti delle radici', è stata condotta attraverso un
questionario strutturato, composto da 52 domande, disponibile on
line in italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Si è
focalizzata sulla connessione che può sussistere tra viaggio
delle radici in Italia e acquisto, consumo e promozione presso
amici e conoscenti dei prodotti agroalimentari e del cibo
italiano, sia durante il soggiorno in Italia, sia al rientro,
indagando anche il possibile ruolo nel contrasto all''Italian
Sounding', i finti prodotti italiani.
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