Da una prima mappatura "sono almeno 150 le attività danneggiate dalle eccezionali piogge di maggio, migliaia i movimenti franosi e decine le strade poderali e vicinali interrotte che rischiano di compromettere in modo permanente l'economia dell'Appennino". Tra i settori più colpiti, castanicoltura col Marrone Igp, silvicoltura, zootecnia, frutticoltura e turismo.
La lettera è stata indirizzata per conoscenza anche al vice presidente ed assessore all'agroalimentare, Stefania Saccardi.
Altre criticità: la messa in sicurezza ed ripristino della viabilità rurale anche attraverso l'attività di rilievo delle criticità con i tecnici della protezione civile regionale, lo stanziamento di risorse per i ripristini da parte delle aziende che li effettueranno con mezzi propri, i risarcimenti per mancato reddito. Chiesta anche in modo straordinario il gasolio a costo agevolato per far andare i mezzi impegnati nella prima fase dell'emergenza. Infine, si ricorda di "fare pressione sul Governo per inserire il Comune di San Godenzo nei provvedimenti di stato di emergenza nazionale", richiesta per cui Giani si è già attivato.
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