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Oli da semi, registrati segnali positivi ma pesa la guerra

Assitol, Tampieri resta presidente Gruppo oli da semi

Redazione ANSA ROMA

E' ancora complesso lo scenario degli oli da semi con segnali di ottimismo, ma anche criticità. Tuttavia la situazione si va stabilizzando, dopo settimane di tensioni. Lo afferma Assitol, Associazione italiana dell'industria olearia che, in occasione dell'assemblea annuale di settore, ha fatto il punto "sul complicato scenario attuale".

Per Carlo Tampieri, appena riconfermato alla presidenza del Gruppo oli da semi, "in questo periodo è difficile fare previsioni tuttavia l'industria torna a respirare aria di normalità. L'orizzonte è però - puntualizza - ancora incerto e rischia di diventarlo sempre di più se la guerra non dovesse finire a breve".

Tra le notizie positive Assitol segnala il calo dell'indice Fao dei prezzi degli oli vegetali, sceso del 5,7% in aprile, quasi un terzo in meno rispetto a marzo. L'associazione in particolare fa presente che sembra alleggerirsi la pressione sul fronte dell'olio di girasole, per il quale Assitol aveva lanciato l'allarme. Assitol comunica inoltre che sono ripresi in parte gli approvvigionamenti dall'Ucraina, passando dalle navi alla gomma e ai treni. L'associazione sottolinea che le aziende hanno inoltre selezionato e acquistato la materia prima rivolgendosi a mercati di diversa provenienza. "Il quadro oggi - osserva Tampieri. appare più definito e si può affermare che, in Europa e in Italia, la disponibilità dell'olio di girasole nei prossimi mesi ci sarà". L'assemblea, accanto a Tampieri, ha nominato Alessandro Marseglia, Plant manager di Ital Green Oil, ed Enzo Truppa, Oil Trade Manager di Bunge, in qualità di vicepresidenti.

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