È necessaria la "massima attenzione dei fenomeni speculativi che potrebbero spiegare una parte degli aumenti dei prezzi dei cereali, che non sono frutto dell'attuale dinamica di mercato. A questo proposito stiamo attivando assieme agli enti vigilati misure di monitoraggio puntuali per avere contezza delle scorte sia a livello nazionale che a livello europeo". Così il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, in un videointervento inviato alla sessione 'Stati generali dell' agroalimentare italiano, la voce dei territori (3/a edizione) organizzato per il 'Glocal economic forum Esg89-Orizzonte Italia 2022'.
"Ho più volte ribadito in questi giorni - sottolinea Patuanelli - che non esiste per l'Italia alcun problema di approvvigionamento alimentare ma un problema legato all'aumento dei prezzi in attesa che si realizzi quella sovranità alimentare a livello europeo. Per approvvigionarci oggi delle materie prime di cui non siamo produttori, siamo obbligati a ricorrere a paesi limitrofi europei, agli altri membri produttori, in seconda istanza sui mercati americani su cui pesa però il costo dei trasporti e alcune problematiche di natura fitosanitaria".
Molto difficilmente, afferma il ministro "uno Stato membro dell'Unione Europea può essere autonomo e autosufficiente dal punto di vista alimentare; la sovranità alimentare è un obiettivo a cui tendere ma quasi impossibile da raggiungere a livello di Stato membro. Occorre invece - prosegue il responsabile delle Politiche agricole - individuare una strategia Europea per potenziare gli scambi tra Paesi membri, limitare la delocalizzazione, evitare atteggiamenti protezionistici e sostenere le coltivazioni più necessarie all'interno di ciascuno Stato". A livello europeo, conclude Patuanelli "stiamo ragionando per assicurare che i raccolti all'interno della stessa Unione garantiscano il più possibile gli approvvigionamenti necessari ai nostri produttori senza ricorrere a paesi terzi".