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Ismea, caro-costi materie prime ed energia rallentano la crescita

Pesa sull'agroalimentare italiano il mutato contesto geopolitico

Redazione ANSA ROMA

Buona tenuta dell'agroalimentare italiano dopo lo shock pandemico. La lieve flessione del valore aggiunto agricolo è avvenuta in un contesto caratterizzato dalla crescita della produzione industriale, spinta da un export in decisa ripresa. E il 2021 si è chiuso con un balzo a doppia cifra delle vendite all'estero del made in Italy agroalimentare (+11%) che ha raggiunto il valore record di 52 miliardi di euro.

E' la fotografia scattata dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) nel Report Agrimercati, che analizza le principali dinamiche del settore agroalimentare italiano nel 2021, con particolare riferimento al 4° trimestre 2021.

Sul fronte dei consumi interni, gli acquisti alimentari domestici hanno registrato lo scorso anno una flessione in valore molto lieve (-0,3%), soprattutto in confronto con l'eccezionale annata precedente e la contemporanea riapertura dei canali horeca. La spesa di cibo e bevande si è attestata nel 2021 su un valore di circa 87,3 miliardi di euro, superiore del 7,5% rispetto all'anno precrisi (2019).

Tuttavia, l'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia è un fattore che grava pesantemente sia sul settore primario, sia sull'industria alimentare, sommandosi ai problemi collegati ai trasporti e alla logistica. In questo contesto appare chiaro il peso determinato dai mutati equilibri geopolitici; le conseguenze dirette e indirette della guerra tra Russia e Ucraina avranno un elevato impatto sullo scenario internazionale, sia per l'accentuata instabilità dei mercati finanziari e le pressioni al rialzo dei prezzi di tutte le materie prime, anche di natura speculativa, sia per l'introduzione di sanzioni e restrizioni commerciali.

Le prospettive per il 2022 sono inequivocabilmente influenzate dalla crescita dei prezzi dei prodotti alimentari, dalla riduzione del potere d'acquisto delle famiglie per l'aumento delle bollette e dalla nuova incertezza sulla ripresa economica nello scenario di crisi determinato dalla guerra tra Russia e Ucraina. 

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