E' in calo la produzione italiana di
grano ma di alta qualità, a tutto vantaggio della filiera della
pasta 100% made in Italy. Lo fa sapere la Confagricoltura che
sta monitorando le operazioni di mietitura in atto sul
territorio. L'International Grains Council e Bmti, infatti,
hanno rivisto al ribasso le stime produttive del 9,2%, rispetto
ad un iniziale crescita del 9%. In Sicilia e in Puglia, segnala
Confagri, la trebbiatura è in fase avanzata. Nel Foggiano, a
causa della gelata di aprile e della siccità di maggio, si
registra un calo produttivo ancor più marcato tra il 20% e il
30%, ma la qualità sembra ottima con peso specifico mediamente
superiore a 80, mentre le proteine medie si attestano intorno a
13/14%. Che la qualità ci sia, è testimoniato anche dal fatto
che il listino prezzi della Borsa Merci di Foggia è di 300
euro/tonn. Quotazione superata nel 2020 per poi calare
gradualmente nel 2021. Lo scorso anno la Puglia ha prodotto 9,5
milioni di quintali di grano duro, il 35% del totale, su una
superficie di oltre 344 mila ettari. La siccità, invece, segnala
la Confagri, non sembra aver compromesso i raccolti di frumenti,
ma anche dell'orzo in Emilia Romagna, in quanto le piogge e le
basse temperature dell'ultimo periodo hanno consentito
l'assorbimento ottimale delle concimazioni azotate. Una Regione
che vanta un investimento a grano tenero su 146 mila ettari, a
grano duro su poco meno di 50 mila ettari e a orzo su oltre 24
mila ha. Nel Mantovano le prime indicazioni della trebbiatura
dell'orzo rivelano rese in calo ma qualità buona e prezzi in
aumento, coltivato su circa 5 mila ettari. "Stiamo lavorando per
l'affermazione della filiera grano/pasta al 100% made in Italy",
fa sapere Confagricoltura, precisando che il grano di ottima
qualità favorisce la collaborazione tra cerealicoltori e pastai.
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