La presidenza di Giuseppe Romano si svolgerà in assoluta continuità, sottolinea l'Aiab nel precisare che l'Ufficio di Presidenza mantiene la collaborazione dei vicepresidenti Monica Coletta e Luis Urra nonché di Antonio Corbari che rimane attivo come membro laico del consiglio direttivo La convergenza del Consiglio direttivo di Aiab sul nome di Giuseppe Romano cade in un momento in cui nel settore del bio e attorno ad esso accadono molte cose e molte verranno decise nei prossimi mesi, quindi la presenza di un Aiab con una voce forte è essenziale.
"Abbiamo vinto molte battaglie - dice Romano delegato in questi anni a partecipare per Aiab ai tavoli in cui si discutono le politiche agricole - e siamo usciti dalla nicchia in cui eravamo relegati, ma la strada che ci attende non è in discesa. L'Europa che abbiamo davanti è madre e matrigna, che approva la strategia F2F e poi spinge attraverso la Pac per lo sdoganamento delle Nbt (New Breeding Techniques). In Italia invece si parla di transizione ecologica senza considerare il biologico, che è a mala pena citato nel Piano Strategico Nazionale" lamenta infine.
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