A livello territoriale, la percentuale di aziende che dichiarano di non prevedere alcun impatto sui propri risultati aziendali è lievemente più bassa nel Nord ovest (39,9%) rispetto alle altre aree, dove la percentuale supera sempre il 42%, con il picco del 48,5% nel Centro. Anche con riferimento agli effetti della pandemia per l'annata agraria in corso 2020-2021, la risposta più frequente è "nessun impatto" nel 42,8% dei casi.
Tra coloro che invece indicano conseguenze, il 18% teme la riduzione della domanda ritenendo impossibile poter tornare alla situazione antecedente alla pandemia (9,5%) e si profilano sia aumenti dei costi di produzione (7,5%) sia la mancanza di liquidità per fare fronte alle spese correnti (6,9%). A livello territoriale vengono confermate le tendenze mostrate a livello nazionale, con oltre il 42% delle aziende che dichiara di non prevedere alcun impatto per l'annata agraria 2020-2021, fatta eccezione per il Nord ovest dove la percentuale è del 39,9%.
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