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Alimentare: la bilancia commerciale torna su di 3 miliardi

Rapporto Ismea, in anno Covid export +1,7% import -5,1%

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Chiude in positivo la bilancia commerciale dell'agroalimentare italiano nel 2020: strutturalmente in deficit negli ultimi 10 anni ha registrato un surplus di circa 3 miliardi di euro. Lo mette in evidenza il Rapporto Ismea, che segna una crescita delle esportazioni dell'1,7% sul 2019, oltrepassando la soglia di 46 miliardi di euro e un netto calo delle importazioni del 5,1% con poco più di 43 miliardi di euro. Le misure per contenere la diffusione della pandemia prese a livello mondiale, fa notare il Rapporto, hanno determinato un rallentamento degli scambi internazionali e quindi anche delle vendite all'estero dei prodotti agroalimentari italiani. Il risultato positivo della bilancia commerciale, spiega Ismea, è da imputare esclusivamente all'industria alimentare che rappresenta l'85% delle esportazioni e il 65% circa delle importazioni di prodotti agroalimentari. Al contrario, il settore agricolo ha mantenuto anche nel 2020 un deficit di circa 7,5 miliardi di euro, in linea con i valori medi dell'ultimo decennio.

Il principale mercato di destinazione, segnala Ismea, rimane l'Unione Europea, con acquisti pari a poco più di 29 miliardi di euro, in aumento dell'1,4% rispetto l'anno precedente.

L'incremento più consistente delle richieste di prodotti agroalimentari italiani deriva tuttavia dai paesi Terzi (+4,4%, per poco meno di 17 miliardi di euro). Tra i segmenti produttivi di maggior successo all'estero si segnalano le paste alimentari, i pomodori trasformati, le mele, l'uva da tavola, il kiwi e l'olio di oliva; al contrario, si sono ridotte le esportazioni di vini e formaggi stagionati. Questi risultati appaiono coerenti con i cambiamenti delle abitudini di consumo causati dalla emergenza sanitaria mondiale che ha determinato una maggiore domanda di prodotti per il consumo in casa, soprattutto pasta, trasformati di pomodori, ortofrutta e latticini e la contrazione degli acquisti da parte della ristorazione e quindi spumanti e vini di qualità, formaggi stagionati. 

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