Un appello ai direttori dei 22
Dipartimenti di Scienze agrarie delle Università italiane
affinché inseriscano nei piani di studio dal prossimo anno
accademico l'indirizzo Agro-ecologico. A lanciarlo è Anabio-Cia,
l'associazione nazionale di agricoltura biologica, alla luce del
cambio di atteggiamento da parte del mondo scientifico e
accademico nei confronti del metodo biologico. Lo conferma la
forte adesione ai bandi del Mipaaf da parte delle Università che
finanziano la ricerca in agricoltura biologica, con budget tra
l'altro modesti. Tra i diversi fattori che hanno inciso, secondo
l'associazione, c'è sicuramente il lancio del Green Deal Ue e le
relative strategie Farm to Fork e Biodiversity che hanno
prodotto anche nel mondo accademico italiano la piena
consapevolezza del ruolo svolto dall'agricoltura bio.
Alla luce delle passate esperienze, secondo Anabio-Cia, c'è
una maturata consapevolezza per adottare l'approccio
agro-ecologico nella sua interdisciplinarità. Un aspetto molto
valido per quanto riguarda l'agricoltura biologica che
ha come scopo non solo quello di migliorare il rendimento
produttivo, con tecniche che escludano l'impiego di
fertilizzanti e pesticidi chimici di sintesi, ma anche quello di
considerare le conseguenze della produzione sulla conservazione
del suolo e la biodiversità, garantendo nel contempo qualità e
sicurezza.
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