(di Michela Nana)
(ANSA) - MILANO, 01 DIC - La rivoluzione verso sistemi
alimentari più sostenibili, resilienti e inclusivi deve iniziare
oggi, é adesso "il tempo di agire". E' questo il messaggio
emerso dall'evento online promosso da Fondazione Barilla e Food
Tank dal titolo 'Resetting the Food System from Farm to Fork -
Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit', in cui
esperti del settore, accademici, chef e politici si sono
confrontati su come riprogettare il futuro del cibo. "Non
abbiamo alternative alla sostenibilità. Non dobbiamo avere paura
del cambiamento, è tempo di agire", ha esortato Guido Barilla,
Presidente di Barilla Gruppo e della Fondazione Barilla, aprendo
l'evento.
I sistemi alimentari che portano il cibo dai campi alle
tavole di tutto il mondo hanno ottenuto successi
importantissimi. Nel 2020 si stima che, nonostante la pandemia,
4,5-5 miliardi di persone abbiano avuto accesso a diete sane. Ma
questo non è ancora sufficiente, perché la situazione attuale
sta aggravando le cose, portando le persone esposte a
insicurezza alimentare dai 135 milioni del 2019 ai 265 stimati
nel 2020. I sistemi alimentari vanno trasformati nel segno
della sostenibilità, per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile promossi dall'Onu per il 2030 e quelli dell'Accordo
di Parigi sul clima. Accelerare questa trasformazione
promuovendo la ricerca di soluzioni concrete è l'obiettivo del
forum da cui sono scaturite tre raccomandazioni chiave in vista
del Food Systems Summit delle Nazioni Unite, in programma nel
2021.
Prima di tutto condividere un obiettivo comune che consenta a
tutti gli stakeholder di elaborare proposte per sistemi
alimentari più sani, inclusivi, sostenibili e resilienti,
secondariamente coinvolgere e mobilitare tutti gli attori a
lavorare insieme in un percorso di condivisione di conoscenze,
esperienze e buone pratiche, garantendo la massima inclusione.
Infine aumentare la consapevolezza dei cittadini per aiutarli a
fare scelte alimentari più sostenibili come consumatori, per
generare il cambiamento.
Quello che Fondazione Barilla auspica è la "crescita di un
movimento positivo per accelerare, rafforzare, raffinare e
progettare un futuro più sostenibile - ha spiegato Guido Barilla
-. Abbiamo 10 anni per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda
2030. Dal mio punto di vista, 10 anni sono abbastanza per
generare una rivoluzione, e i prossimi 5 anni saranno cruciali".
Tra le necessità più urgenti c'è quella di riconoscere e
valorizzare il ruolo fondamentale dei produttori, favorire
l'innovazione e la tecnologia, in modo appropriato a seconda
delle diverse comunità e culture, garantire a tutte le persone
del mondo accesso a cibo di qualità, sicuro e nutriente;
ripensare le strategie delle aziende alimentari in logica
sostenibile, insegnare una nuova cultura del cibo grazie agli
chef e a tutto il sistema della ristorazione. (ANSA).
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