In Emilia-Romagna si calcola un danno alla produzione di 60 milioni, a cui si aggiunge un danno economico per il post raccolta e l'indotto di 24 milioni e una perdita di occupazione per la fase di raccolta di circa 76mila giornate/uomo.
A questo proposito, dopo una serie di misure attivate in questi mesi per prevenire e limitare i danni dell'emergenza fitosanitaria, economica e sociale, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, assieme ai presidenti delle Regioni Veneto, Luca Zaia, e Lombardia, Attilio Fontana, hanno scritto alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere l'adozione di una serie organica di interventi a sostegno del reddito delle aziende e altre iniziative volte alla ricerca di soluzioni per il contenimento del problema.
Si chiede un tavolo tecnico-scientifico che coordini a livello nazionale la ricerca delle migliori soluzioni al problema, il supporto per le autorizzazioni a poter disporre di prodotti fitosanitari idonei a contrastare le emergenze fitosanitarie non contenibili con altri mezzi, il sostegno alle attività di ricerca e sperimentazione per la messa a punto di adeguate soluzioni di controllo integrato della malattia e l'attivazione degli indennizzi previsti per le calamità naturali.
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