Per Slow Food, il Parlamento europeo rischia di arrestare e boicottare il processo di Green Deal europeo e i suoi obiettivi, contenuti nelle strategie approvate pochi mesi fa, quelle sulla Biodiversità 2030 e la Farm to Fork. Tra le proposte più dannose, secondo l'associazione della chiocciola, quelle di non allocare un budget specifico per la protezione della biodiversità sui terreni delle aziende agricole e di rimuovere l'obbligo di almeno il 10% dei terreni agricoli dedicati alla biodiversità, elementi considerati da Slow Food necessari e fondamentali per salvare le numerose specie a rischio di estinzione in tutta Europa. "Altro elemento sconcertante è l'intenzione di rimuovere il divieto di arare e convertire i prati permanenti nei siti Natura 2000, che sono aree protette di interesse pubblico e che dovrebbero rimanere tutelate per il bene delle persone, degli animali e dell'ambiente".
"Ci appelliamo ai membri del Parlamento europeo, perché mantengano le promesse fatte ai cittadini europei alle elezioni 2019 - conclude Marta Messa - un maggiore e concreto impegno nella lotta al cambiamento climatico e alla difesa della biodiversità. E ci appelliamo anche ai cittadini europei, perchè siano vigili e partecipi dei processi che determinano il futuro del nostro cibo, del nostro pianeta e del nostro futuro".
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