Ad una settimana dal primo tavolo di negoziato al Viminale e dopo l'incontro in Sardegna, sottolinea la Coldiretti, è chiara la necessità di definire un acconto equo almeno superiore ai costi di produzione e di inserire nell'accordo una clausola che garantisca di raggiungere in tempi certi l'obiettivo di 1 euro per il prezzo pagato ai pastori da parte degli industriali, che potranno vendere allo Stato ad un prezzo garantito pecorino romano, grazie ai quasi 50 milioni di euro messi in campo da governo e Regione. "Lavoriamo per chiudere la trattativa - conclude il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - in gioco ci sono 12 mila allevamenti della Sardegna dove pascolano 2,6 milioni di pecore, il 40% di quelle allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano (Dop)".
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