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Confagricoltura, Europa non è un'opzione ma Pac va cambiata

Confagricoltura, Europa non è un'opzione ma Pac va cambiata

Giansanti, occorre una reale semplificazione normativa

07 luglio 2017, 11:02

Redazione ANSA

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Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - I temi europei, la Brexit e la riforma della Pac in primo piano all'assemblea di Confagricoltura, la prima del presidente Massimiliano Giansanti. ''La nostra scelta europeista - ha sottolineato - ha radici lontane. L'Unione europea non è un'opzione, però c'è bisogno di una politica agricola comune diversa da quella in essere''. Per il n. 1 di Confagricoltura ''l'attuale assetto normativo risulta troppo complicato per gli agricoltori e per le amministrazioni nazionali. Occorre una reale semplificazione", ha chiesto Giansanti.

Il sistema vigente, ha spiegato, "non è in grado di garantire un'ordinata gestione dei mercati nelle situazioni di grave crisi. Non è idoneo ad assicurare una soddisfacente stabilità dei redditi, di fronte alla crescente volatilità dei prezzi. Vanno ripensate le finalità degli aiuti diretti per concentrare l'attenzione sulle imprese che producono per il mercato, che creano occupazione, che sono in grado di aprirsi all'innovazione tecnica per accrescere la competitività". A proposito della Brexit Giansanti ha ricordato che "una buona politica agricola comune richiede un adeguato ammontare di risorse finanziarie.

In vista delle discussioni sul quadro finanziario pluriennale dopo il 2020, diciamo subito che non è possibile rilanciare in modo credibile la costruzione comune con i tagli della spesa agricola. La Pac deve essere mantenuta all'altezza delle sue ambizioni ed avere un bilancio adeguato alla sua mission che sta diventando sempre più complessa, visto che la situazione dei mercati è sempre più instabile e che è necessario intervenire sulle economie agricole". ''Il nostro Paese ha origini rurali che vanno preservate, che sono le nostre radici. Ma oltre la tradizione c'è l'innovazione - ha concluso il presidente di Confagricoltura -. L'agricoltura odierna è smart, digitale e tecnologica. Tecnologia che aiuta a produrre in quantità, qualità e sicurezza, che aiuta a rispettare l'agroecosistema, la biodiversità e la sostenibilità''.

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