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Agricoltura:Aidepi, Italia primo produttore in Ue grano duro

Agricoltura:Aidepi, Italia primo produttore in Ue grano duro

In un secolo import stabile, ma rese in Italia triplicate

ROMA, 23 marzo 2016, 18:10

Redazione ANSA

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L'Italia è il primo produttore europeo di grano duro, con una raccolta che nel 2015 si è attestata a 4 milioni di tonnellate. Su questa coltura, indispensabile per la produzione di pasta, tuttavia non siamo mai stati autosufficienti dall'Ottocento, quando era straniero il 70% di grano duro, il doppio di oggi. Da allora l'entità delle importazioni è rimasta stabile, ma le rese sono almeno triplicate. E la produzione di pasta è aumentata di sei volte negli ultimi 80 anni. E' quanto sottolineato oggi in un dossier presentato da Aidepi, Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiana.

"Con una superficie coltivata del Granaio Italia rimasta immutata in 115 anni (1,2 - 1,3 milioni di ettari) e un deficit strutturale del 30% - ha detto il presidente dei pastai di Aidepi Riccardo Felicetti - l'industria compra l'intera produzione nazionale, ma dobbiamo da sempre acquistare grano estero seguendo due istanze, la quantità e la qualità, per garantire omogeneità di prodotto al consumatore".

"I grani antichi sono un'opportunità supplementare - ha osservato il produttore trentino di pasta biologica - ottimi per la tutela della biodiversità e per un mercato di nicchia, ma non si potrebbe fare tutta la pasta made in Italy con grani antichi.

Non ha senso alimentare una contrapposizione tra varietà antiche e moderne, che hanno salvato la competitività del settore. La sfida è piuttosto dare un valore Premium al grano di qualità italiana".

Da sempre, ha osservato Emilio Ferrari, vicepresidente Italmopa e esperto cerealicolo, "la storia del grano è fatta di convivenza e commistione tra specie vecchie e nuove. La pasta è come lo Champagne, è un blend di successo, non a caso i produttori italiani comprano grano duro da Usa, Canada, Australia e Francia, che costa il 10%-15% in più".

"E sono i nostri mugnai e pastai - ha concluso Rossella Ferro, azionista de La Molisana - a rendere la pasta made in Italy un unicum. I prodotti sono forse imitabili, ma la nostra storia no, e l'Italia ha successo perché vende una tradizione, un modello, uno stile di vita".

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