BRUXELLES - Nome del produttore in etichetta per i prodotti Dop e Igp, che beneficeranno di tutela rafforzata online e quando usati come ingredienti, ma anche schemi comuni per le dichiarazioni di sostenibilità, più poteri ai consorzi di produttori, e norme per archiviare i casi contesi, tipo Prosek. Sono alcuni degli elementi della riforma del sistema Dop e Igp, su cui le istituzioni Ue hanno trovato l'accordo.
Il regolamento chiarisce che le denominazioni di origine protetta non possono essere sfruttate tramite norme tecniche nazionali, come nel caso dell'aceto balsamico sloveno e cipriota, o le menzioni tradizionali, nel caso del Prosek made in Croazia. Quando le Dop e le Igp sono usate come ingrediente in prodotti che vogliono citarne il nome, una notifica dovrà essere inviata al Consorzio di tutela, e ci sarà l'obbligo per i trasformatori di indicare in etichetta la percentuale di prodotto Ig usata.
La protezione on-line dovrà diventare ex-officio, con un sistema di geo-blocking che obbligherà gli Stati membri a bloccare l'accesso a tutti i contenuti evocativi di una Indicazione Geografica, anche grazie al contributo dell'Ufficio europeo dei brevetti. Elemento tra i più controversi, il contributo dell'Euipo sarà di tipo consultivo, mentre l'interlocutore dei produttori resterà la Direzione Generale agricoltura della Commissione Ue. Su base volontaria, i Consorzi potranno pubblicare un un rapporto per potere meglio comunicare ai consumatori l'impegno in termini di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di rispetto del benessere animale.
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