Il contributo spetta alle partite Iva che hanno già beneficiato dei ristori previsti dal decreto rilancio per un importo pari a quello ottenuto in base al dl di maggio e che non potrà superare i 150.000 euro. Come con i precedenti contributi a fondo perduto, il ristoro sarà corrisposto direttamente sul conto corrente dall'Agenzia delle Entrate.
I codici Ateco che rientrano nella nuova norma sono 'ristorazione con somministrazione', 'attività di ristorazione connesse alle aziende agricole', 'ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto', 'gelaterie e pasticcerie', 'gelaterie e pasticcerie ambulanti', 'ristorazione ambulante', 'ristorazione su treni e navi', 'catering per eventi, banqueting', 'mense', 'catering continuativo su base contrattuale', 'bar e altri esercizi simili senza cucina'.
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