Il nuovo programma prevede di aumentare le capacità di resilienza alle crisi future di oltre 660 mila persone, pari a circa 100 mila famiglie, i cui mezzi di sussistenza sono stati colpiti da conflitti e calamità naturali, fornendo varietà migliorate e certificate di sementi di grano, fertilizzanti e formazione sulle migliori pratiche agricole. Questo consentirà alle famiglie di coltivare grano su circa mezzo ettaro di terreno nel corso della prossima stagione, consentendo di raccoglierne oltre 900 kg, sufficienti a coprire il fabbisogno domestico per un anno e creare qualche riserva. In totale si prevede che nel 2020 le distribuzioni della Fao in collaborazione con il Fondo dovrebbero generare una produzione lorda di grano pari a 113.200 tonnellate. I mezzi di sussistenza di circa il 70% degli afghani, fa sapere la Fao, dipendono dall'agricoltura, settore fondamentale per la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà. Allo stesso tempo, il 67,5% degli agricoltori è composta da piccoli agricoltori che lavorano in appezzamenti di terreno che non superano un ettaro e mezzo.
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