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A Parma il 4/o Forum Unesco su cultura e cibo

Ministro Bellanova, sostenibilità e buon cibo il nostro motto

Redazione ANSA BOLOGNA

BOLOGNA - Ha preso il via oggi a Parma la due giorni di lavori del 4/o Forum mondiale dell'Unesco sulla Cultura e il Cibo: 'Innovative Strategies for Sustainable Development'. La città emiliana, nominata 'Città creativa per la gastronomia Unesco', ospita 150 esperti tra professionisti, esperti, rappresentanti del Governo, organizzazioni intergovernative e non governative. Il Forum è dedicato in particolare al cibo e al suo ruolo nel rapporto dell'uomo con l'ambiente.

Il programma del Forum prevede cinque sessioni: il patrimonio culturale e il cibo come fondamenti dell'identità culturale, le nuove politiche culturali per lo sviluppo socio-economico delle città e delle aree rurali, l'educazione alla sostenibilità, la ricerca nel campo della biodiversità e della sicurezza alimentare, il ruolo delle Città Creative dell'Unesco del settore Gastronomia.

Nel Forum verranno prese in esame le politiche e le misure esistenti nel campo della cultura e del cibo e si cercherà di identificare soluzioni alle grandi sfide dei nostri giorni proponendo pratiche di agricoltura e pesca sostenibili, educazione al cambiamento dei comportamenti e sicurezza alimentare, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. 

Bellanova, sostenibilità e buon cibo il nostro motto
"Sostenibilità e buon cibo: è il nostro motto. E per mangiar bene ed alimentarsi in maniera sostenibile cultura ed educazione sono fondamentali. E' il messaggio fondamentale che vorrei trasmettere a tutti i partecipanti di questa importante Giornata. Perché la sostenibilità va praticata, non solo predicata". Questo uno dei passaggi del video messaggio della ministra per le politiche agricole, Teresa Bellanova inviato alla conferenza del 4/o Forum Unesco sulla cultura e sul cibo in corso da oggi a Parma.

"Bisogna investire nelle politiche della qualità e nella valorizzazione nazionale ed internazionale delle indicazioni geografiche che oggi rappresentano le eccellenze della cultura mediterranea del cibo - ha proseguito la rappresentante del govero Conte -: se oggi la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, la tradizione dei pizzaioli napoletani, le colline del Prosecco, i paesaggi vitivinicoli di Langhe e Roero sono patrimonio dell'Umanità è perché ci sono state comunità locali che hanno saputo coltivare questi valori unici. Valorizzarli significa anche proteggerli e promuoverli".

A Parma, ha proseguito Bellanova, "sono oggi riunite la cultura e l'innovazione. Se non trasferiamo l'innovazione soprattutto ai piccoli produttori non riusciremo a combattere la fame. E se non aiutiamo le donne, che in ogni parte del pianeta sono le prime produttrici di cibo. Non c'è più spazio per uno sviluppo che non sia sostenibile e non esiste sostenibilità, per le generazioni future, senza cibo. C'è un obiettivo mondiale fissato come primo punto dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite - ha concluso la ministra - che dobbiamo qui ribadire con forza: fame zero".

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