"Con questa candidatura vogliamo
affermare il grande valore culturale e ambientale che la nostra
agricoltura riveste, in special modo in territori eccezionali
come le colline di Conegliano e Valdobbiadene, area che
racchiude la zona di produzione del Prosecco Docg. Rafforziamo
così il posizionamento a livello di mondiale di una delle
produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro
Paese". Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio
Martina ha commentato il sì all'unanimità della Commissione
Nazionale italiana per l'Unesco sulla candidatura italiana per
il 2017-2018 nella Lista dell'Unesco dei patrimoni mondiali
dell'umanità del paesaggio vitivinicolo del Prosecco di
Conegliano e Valdobbiadene.
Sulle colline del territorio candidato, precisa il Mipaaf, si
estendono circa 5.000 ettari di vigneto su cui operano oltre
3.000 agricoltori. 20 poli museali, numerosi itinerari di
interesse a carattere storico ed enogastronomico, tra cui la
prima strada del vino inaugurata nel 1966. Sono 79,2 milioni le
bottiglie di vino certificato come Docg, corrispondente a
593.798 ettolitri, prodotte nel 2014 in centinaia di unità
produttive caratterizzate prevalentemente da piccole aziende
agricole.
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