Il ministero del Commercio cinese ha annunciato di aver scoperto, con l'indagine avviata negli mesi scorsi, che il brandy importato dall'Ue "è oggetto di dumping nel mercato cinese, il che ha causato danni significativi all'industria nazionale" del settore. Di conseguenza, a partire dal 15 novembre e dopo quanto già anticipato a ottobre, la Cina imporrà misure anti-dumping temporanee "su alcune importazioni di brandy" dall'Ue, si legge in una nota del ministero.
La decisione è arrivata nel mezzo dei progressi segnalati sui negoziati in corso tra Pechino e Bruxelles per rimuovere i dazi Ue alle importazioni delle e-car made in China.
La decisione, ha spiegato il ministero, segue un'indagine preliminare che ha scoperto che i produttori di brandy dell'Ue stavano praticando il dumping di alcuni prodotti in Cina, minacciando di causare "danni sostanziali all'industria nazionale.
"Le autorità inquirenti hanno deciso di implementare le misure anti-dumping temporanee sotto forma di deposito in contanti o lettera di garanzia" contro i prodotti di brandy europei, si legge nella nota. Le misure, basate sui calcoli che coinvolgono i prezzi approvati dalle dogane cinesi, nonché tasse di importazione, seguono un annuncio simile fatto dal ministero l'8 ottobre.
La Cina ha avviato un'indagine a gennaio sul brandy importato dall'Ue dopo che Bruxelles ha avviato un'indagine sui sussidi cinesi per i veicoli elettrici.
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