Oltre un migliaio di agricoltori
della Coldiretti - 1.500 secondo gli organizzatori - sono scesi
in piazza oggi a Mestre per chiedere misure incisive da parte
della Regione contro il proliferare della fauna selvatica nel
territorio, che mette a rischio gli allevamenti, soprattutto
caprini e ovini. Secondo dati citati dall'organizzazione
agricola, tra il 2020 e il 2021 ci sarebbe un bilancio di quasi
mille animali predati l'anno, tra capi morti, feriti e dispersi.
Ricordando altri dati illustrati nel corso della recente fiera
Agrimont 2024 , Coldiretti afferma che il Veneto è ormai
popolato dai lupi, diffusi in oltre il 20% del territorio
regionale, con 15 branchi.
Gli agricoltorii si sono radunati a Mestre per dire "Stop
alla fauna selvatica" davanti al palazzo di via Torino, che
ospita gli uffici della Regione Veneto. .Qui sono intervenuti,
tra gli altri,. gli assessori regionali Cristiano Corazzari e
Federico Caner, i quali hanno assicurato il loro appoggio e
sostegno al mondo agricolo, ricordando i nuovi strumenti
approvati dalla Giunta regionale il 15 luglio, che rappresentano
un ulteriore step nel contrasto alla fauna selvatica.
Oltre ai lupi, vi sono sempre più nutrie, gazze, corvi e
cinghiali che danneggiano campi, vigneti, frutteti, orti e
pascoli.
"Serve un cambio di passo da parte delle istituzioni - ha
detto il presidente regionale di Coldiretti, Carlo Salvan - con
una dotazione finanziaria proporzionata alla portata del
problema, che permetta interventi più rapidi ed efficaci e
ristori in tempi brevi alle aziende che quotidianamente
subiscono perdite".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA