- ROMA - "Che giro fanno due vite" canta Marco Mengoni nel brano vincente a Sanremo. E di giri ne ha fatti per due vite lo chef Heros De Agostinis (45 anni), di origini abruzzesi, ma sempre con la valigia in mano, dall'altopiano del Fucino alla cucina del maestro Heinz Beck, a Londra, e poi in Germania, in Austria, così come in Eritrea, paese natìo della madre, fino a Cori nel basso Lazio, e persino in Indonesia e in Bahrain.
Ora il nuovo approdo professionale è alla guida del ristorante gourmet Ineo, all'interno dello spettacolare hotel Anantara Palazzo Naiadi di Roma, che - secondo quanto si apprende - ha sempre una camera riservata per Sophia Loren, una delle celebrities di casa in questo rinnovato albergo che propone ai propri ospiti vere e proprio esperienze dello stile di vita della Capitale, dagli acquisti di spezie al mercato dell'Esquilino alla spa termale fino ai giri in lambretta.
In latino Ineo significa avere inizio, e l'insegna sottolinea proprio il nuovo inizio dello chef De Agostinis e del raffinato ristorante aperto lo scorso gennaio. La sua è un'idea di cucina che lui stesso ama definire "Italian métissage": la coda alla vaccinara è servita, come omaggio gastronomico a Roma, sia nei ravioli cne nei più etnici samosa, mentre lo zafferano abruzzese fa capolino in diversi piatti. Un concetto di contaminazione senza confini con cui l'executive chef del ristorante Ineo fa tesoro dei suoi viaggi nel mondo e dei ricordi delle sue emozioni, dalla merenda della nonna fino alle pannocchie grigliate con gli amici, per creare una cucina meticcia che sappia esaltare al massimo il gusto delle materie prime. "Per me l'autunno è la stagione più bella, sia per i sapori che per i colori dei prodotti da utilizzare. Ho lavorato con materie prime nostrane, come la zucca e i funghi, ma li ho fatti incontrare con sapori che provengono dal Medio Oriente, dall'Asia come la pera nashi, una varietà autunnale giapponese, o il pepe cubebe del lontanto Oriente" sottolinea De Agostinis.
"Mi piace viaggiare con la mente -- racconta - e fra i ricordi delle esperienze che ho fatto all'estero negli ultimi trent'anni. Gli ospiti che scelgono Ineo e la mia idea di cucina sono dei viaggiatori, riconoscono gli ingredienti e le diverse tecniche di cottura. Roma è la piazza perfetta per proporre questo tipo di cucina. È una città aperta, stratificata, curiosa, colta, che ha saputo scoprire e portare le culture di tutto il mondo in un luogo. La vicinanza al mercato multietnico Esquilino, da cui mi rifornisco quotidianamente, è per me una continua ispirazione".
Il menu verde, a base vegetale, è pensato che mettere a proprio agio chi ha intolleranze o è vegetariano.
Mentre il granchio blu è proposto come antipasto nel piatto "Arriva dalle coste atlantiche e sta popolando i nostri mari". Come dire, stiamo sulla notizia del giorno. Altro punto di forza nell'esperienza Ineo è il carrello del pane, appena premiato dalla guida Ristoranti 2024 del Gambero Rosso come "miglior pane in tavola".
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