Nonostante i disagi per le piogge
estive degli ultimi giorni, le precipitazioni portano beneficio
al riso del Veneto, che conta su una buona annata per
dimenticare la difficile stagione 2022, contraddistinta da
siccità e risalita del cuneo salino nel Delta del Po. La
prossima settimana si comincerà a raccogliere la varietà Vialone
Nano a Isola della Scala, nel veronese, mentre per altre
tipologie si dovrà attendere fino a ottobre.
"La stagione è sicuramente migliore di quella dell'anno
scorso - sottolinea Filippo Sussi, presidente dei risicoltori di
Confagricoltura Veneto - grazie alle piogge e al clima
favorevole. Eravamo partiti con molti timori, tanto che qualcuno
ha deciso di non seminare per paura di un'estate siccitosa.
Invece poi il meteo è stato dalla nostra parte e non ci sono
state eccessive grandinate. Perciò la qualità del riso è
soddisfacente e ci aspettiamo un buon prodotto". I prezzi sono
molto remunerativi, anche perché alcune varietà, come il Vialone
Nano, sono esaurite.
Anche il riso polesano guarda alla prossima raccolta con
maggiore tranquillità: "Quest'anno abbiamo avuto un po' di
preoccupazione solo alcuni giorni fa, quando il cuneo salino è
risalito di 15 chilometri dalla foce - spiega Antonio Bezzi,
componente della sezione risicoltori di Confagricoltura Veneto
e presidente del Consorzio risicoltori polesani -. Timori presto
rientrati, per fortuna, grazie alle piogge recenti. Ci
aspettiamo una buona raccolta, che inizierà in ottobre, con un
prodotto in linea con le annate normali e quantitativi più o
meno stabili che dovrebbero aggirarsi attorno alle 5.000
tonnellate di riso igp Delta del Po tra Carnaroli, Arborio,
Baldo e Volano".
Secondo i dati di Veneto Agricoltura, la superficie regionale
coltivata a riso nel 2022 è scesa a circa 3.000 ettari (- 3%);
il 90% degli investimenti si concentra nelle province di Verona
(2.100 ettari circa, -2,5%) e Rovigo (600, -11,3%). La
produzione finale è stata stimata in circa 14.100 tonnellate.
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