Per i 40 anni del film "Il Marchese
del Grillo", diretto da Mario Monicelli e interpretato da
Alberto Sordi (uscito il 22 dicembre 1981) il ristorante "Il
Marchese", dei patron Davide Solari e Lorenzo Renzi, fa rivivere
nel cuore della Capitale, le atmosfere della famosa pellicola e
propone per un mese, a partire da oggi, gli iconici Rigatoni con
la pajata, piatto reso memorabile nella scena in osteria con
Onofrio e Olimpia. "Noi romani siamo affezionati alla figura di
Alberto Sordi e proprio in questo locale che è ispirato
all'intramontabile film di cui ricorre il quarantennale,
vogliamo ricordarlo attraverso dei piatti della tradizione che
omaggiano le scene più memorabili della pellicola", spiegano
Davide e Lorenzo che, in occasione del recente G20 di Roma,
hanno avuto il piacere e l'onore di essere visitati da due
clienti speciali come la First Lady americana Jill Biden e la
Première Dame francese Brigitte Macron. Questo episodio ha reso
ancor più determinati i patron a omaggiare le forti radici
romane del locale che la cucina di Daniele Roppo esalta,
alleggerendole secondo il gusto contemporaneo. Chiamato a
interpretare la ricetta dei Rigatoni con la pajata, Daniele
Roppo, ha scelto di proporre la versione classica del piatto,
così come lo faceva sua nonna Altea. Pochi ingredienti, pepe,
pajata e salsa di pomodoro per creare un sugo con cui condire il
rigatone. . Inoltre verranno proposti anche altri piatti in
omaggio alla pellicola: per l'aperitivo si è optato per un
Crostino con pecorino dei Castelli (luogo in cui nel film si
trovava la tenuta del Marchese) e prosciutto di Bassiano mentre
come secondo si è optato per lo Spiedino di Pajata scottata per
concludere il pasto con la Tartelletta monoporzione che ricorda
la Crostata ricotta e visciole, tipica della tradizione romana e
risalente al Settecento. Dal bancone del locale, che è anche il
primo Amaro bar d'Europa, arrivano inoltre due drink ideati ad
hoc dal Bar Manager Fabrizio Valeriani. Il primo è ispirato alla
figura di Onofrio e si tratta del Marchese bianco, un twist su
un daiquiri con Chartreuse verde e fake lime di colore
trasparente. L'altro, che omaggia l'altra anima, ha un nome che
fuga ogni dubbio: Il carbonaro nero, un twist su negroni di
colore nero con bitter al cioccolato amaro. Per i "wine
lovers", non mancherà invece il Cesanese, il genuino rosso
"dalle vigne del Mascherone", luogo di fantasia citato nella
pellicola durante il dialogo tra Gasperino e l'amministratore
dei beni del Marchese del Grillo. L'iniziativa è stata pensata
perché il ristorante Il Marchese celebra da sempre il film:
varcare la soglia del locale, vuol dire immergersi innanzitutto
nei fasti e nell'opulenza della Roma papalina dei primi anni
dell'800.
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