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I ravioli cinesi 'dim sum' diventano milanesi 'ghe sem'

I ravioli cinesi 'dim sum' diventano milanesi 'ghe sem'

I ripieni italiani fanno la differenza

MILANO, 08 luglio 2018, 19:12

Redazione ANSA

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I ravioli cinesi 'dim sum ' diventano milanesi 'ghe sem ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

I ravioli cinesi  'dim sum ' diventano milanesi  'ghe sem ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
I ravioli cinesi 'dim sum ' diventano milanesi 'ghe sem ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

I dim sum sono i tradizionali ravioli cinesi, tipici della cucina del sud, cotti a vapore e ripieni con carne, pesce o verdure. Uno spuntino da accompagnare al tè verde, serviti nei cestini di bambù. In Italia sono diventati protagonisti nei menù dei ristoranti cinesi, e alcuni locali come a Milano nella chinatown di via Paolo Sarpi sono totalmente dedicati ai dim sum. Ma la novità, sempre nella capitale lombarda è il connubio tra la pasta dei dim sum e i ripieni, tutti italiani. Così è nato ghe sem espressione dialettale milanese per unire i due concetti. L'idea è di un imprenditore del food, Fabrizio Casolo e del suo socio Gianmarco Senna, che nel giro di pochi mesi hanno aperto due diversi indirizzi, in zona Vincenzo Monti e nel vivace quartiere Isola. La pasta dei dim sum è fatta rigorosamente in casa e secondo la vera tradizione cinese, farina di frumento e acqua e cinesi sono i cuochi. Ma sono i ripieni a fare la differenza. Qui i protagonisti sono i prodotti della grande tradizione italiana: dal cacio e pepe, al piemontese con carne di fassona e scalogno, dal Veneto con bacalà a quello alla Norma con melanzana, pomodoro e ricotta salata. In abbinamento una serie di cocktail studiati dal bartender Giovanni Parmeggiani, anch'essi con ricette tradizionali, ma ingredienti orientali come il gin giapponese o il sakè. 

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