La storia del cibo degli italiani
durante la Grande Emigrazione sarà illustrata, in occasione
della Festa della Repubblica, in un ciclo di incontri presso
Eataly nelle sedi di Roma, Milano, Torino e Verona nonchè nelle
sedi estere nell'ambito del progetto "Le radici della cucina
italiana" realizzato in collaborazione col ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e la
storica rivista "La Cucina Italiana". "La ricchezza
gastronomica rappresenta un elemento identitario delle nostre
radici culturali ed è riconosciuta in tutto il mondo"
sottolineano i promotori dell'iniziativa volta a raccontare la
storia del cibo degli italiani durante la Grande Emigrazione del
secolo scorso, mettendo in luce l'importanza che esso ha avuto
nel tenere vivi i legami con la nostra terra e nel crearne di
nuovi nei paesi di arrivo.
Gli incontri nascono dal progetto "I Racconti delle Radici",
realizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale e da La Cucina Italiana per scoprire
le ricette nate dalla mescolanza delle tradizioni e delle
memorie gastronomiche italiane con le usanze trovate dagli
emigrati nelle terre in cui si stabilirono tra la fine
dell'Ottocento e gli anni Settanta del Novecento e si
inseriscono tra le iniziative a promozione della candidatura
della cucina italiana a Patrimonio Unesco. Eataly partecipa
all'opera di divulgazione con un ciclo di 15 incontri che si
svolgono nei punti vendita Eataly in Italia, Regno Unito,
Germania, Stati Uniti, Canada e Emirati Arabi Uniti, nel fine
settimana del 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana. Si
tratta di lezioni didattiche con degustazione, dedicate al
racconto di alcune ricette diventate veri e propri cult
internazionali: dagli Spaghetti with meatballs diffusi negli
Stati Uniti sin dai primi del Novecento ai Ñoquis del 29, gli
gnocchi che in alcuni paesi dell'America Latina è tradizione
mangiare il 29 di ogni mese.
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