- BOLZANO - La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. La mostra temporanea "Past food" al museo archeologico di Bolzano, che ospita Ötzi, ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati.
Un'attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali. La mostra sarà visitabile da martedì 28 novembre 2023 a domenica 3 novembre 2024.
Il punto di partenza sono i reperti archeologici regionali dall'Età della pietra al periodo romano (9.000 a.C. - 400 d.C.), cui è stata data particolare enfasi, insieme alle abitudini alimentari locali. Nell'ambito di aspetti storico-culturali relativi alla diffusione del cibo, numerosi esempi dimostrano le origini millenarie delle odierne consuetudini in tema di cibi e bevande.
In un ambiente allestito con moderne tavole imbandite, visitatrici e visitatori possono partire per un viaggio culinario nel passato. La prima tappa fa un excursus storico sull'origine e la diffusione dei principali alimenti in Europa e nelle regioni alpine, mentre i reperti archeologici e gli utensili di diverse epoche offrono un panoramica su produzione, preparazione e consumo di cibo fin dalla Preistoria. Gli aspetti storico-culturali dell'alimentazione e la storia del cibo vengono, invece, serviti in modo davvero particolare: una dispensa con stazioni interattive fa luce su fatti interessanti e curiosità legate ad abitudini e necessità nutrizionali. La meta di questo viaggio è una latrina romana perfettamente riprodotta con graffiti dell'epoca che, oltre a rivelare informazioni sulle abitudini alimentari dei nostri antenati, sottolinea come, pur essendo prevalentemente tranquillo, questo luogo un tempo fosse un vivace punto di incontro per affari di ogni genere.
Sin dall'Età della pietra, selvaggina e pesce sono un'importante fonte di cibo. Oggi come allora, i cereali sono il principale alimento in tutto il mondo. I cacciatori-raccoglitori alpini impararono a coltivarli dagli agricoltori del vicino Oriente, che 8.000 anni fa migrarono verso l'Europa in diverse ondate.
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