Dal panettone alle orecchiette, dal
riso Scotti al prosciutto San Daniele. Sono solo alcune delle
pietanze esposte sulle tavole imbandite del palazzo FoodLab
Excellis a Bruxelles, dove ha sede l'Associazione Cuochi
italiani in Belgio, promotrice dell'evento del 10 e 11 ottobre
'Ripartiamo insieme'. La due giorni dedicata alle eccellenze
gastronomiche italiane gode dell'alto patrocinio dell'ambasciata
d'Italia in Belgio e nasce per "valorizzare la tradizione
culinaria dell'Italia come parte integrate della cultura del
Paese e come segno distintivo del vivere all'italiana",
promuovendo "la qualità dei prodotti agroalimentari italiani e
diffondere i valori della sostenibilità ambientale, della lotta
agli sprechi alimentari e del rispetto per il cibo". Ma come ha
ricordato il presidente della stessa associazione organizzatrice
dell'iniziativa, Pino Nacci, quest'anno lo scopo è "festeggiare
la ripartenza con tutti i cuochi", dopo un anno e mezzo di
pandemia che ha pesato molto sulle spalle del settore della
ristorazione. "Non dimentichiamoci che per un anno e mezzo siamo
stati completamente fermi", ha detto lo chef, ricordando che la
manifestazione è anche legata alla celebrazione della Festa
Nazionale del cuoco, che ricorre ad ottobre e che l'Associazione
Cuochi italiani in Belgio festeggia tutti gli anni.
A portare in tavola a Bruxelles i prodotti tipici del Belpaese,
hanno collaborato, tra gli altri, anche la Camera di Commercio
Belga-Italiana, l'ufficio di Bruxelles della Confederazione
Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa
(Cna), la European Medical Association (Ema) e il Comitato degli
Italiani all'Estero (Comites). L'iniziativa prevede, oltre agli
appuntamenti di show cooking e degustazioni, un lungo programma
di interventi e approfondimenti legati alla lotta contro la
contraffazione delle nostre eccellenze e all'importanza della
qualità del cibo per la salute.
"I cuochi sono un elemento essenziale nella salute della
persona. Mangiare bene è stare bene e soprattutto la ricerca dei
prodotti di qualità è essenziale. Siamo quello che mangiamo", ha
puntualizzato il presidente dell'Ema Vincenzo Costigliola, a
margine del suo intervento.
Nonostante il settore della ristorazione, in Italia come in
Belgio, sia ancora parzialmente vincolato alle misure imposte
dalla lotta contro il Covid-19, questo evento che riunisce
istituzioni, produttori, ristoratori, sommelier e operatori del
settore "ci fa tornare tutti insieme, ci fa ripartire tutti
insieme e ci fa sperare di tornare alla vita normale". Lo ha
detto Igor, uno dei cuochi presenti. "E' stato un periodo
incredibilmente stressante, pieno di difficoltà - ha concluso -
e da oggi speriamo di ripartire veramente tutti insieme, senza
più ostacoli per il nostro settore".
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