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Vinitaly, un marchio conosciuto da 3 italiani su 4

Vinitaly, un marchio conosciuto da 3 italiani su 4

Veronafiere, al lavoro per una piattaforma di proprietà

ROMA, 28 marzo 2019, 12:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ROMA - Si presenta oggi a Roma, ma forse orami ha poco bisogno di presentazioni: in Italia il marchio Vinitaly è conosciuto da 3 italiani su 4. E' quanto evidenziato da una indagine sui consumi interni di vino illustrata dal Ceo di Veronafiere, Giovanni Mantovani. In fiera il business, con 130 nuovi espositori diretti provenienti anche dall'estero (35 Paesi) e con le novità del nuovo salone Vinitaly Design e l'Organic Hall; in città la sempre più partecipata Vinitaly and city che evidenzia la cultura e la suggestione di un prodotto che fa parte del paesaggio, del lavoro, dell'economia e della storia italiana. Ora Veronafiere è al lavoro per una piattaforma di proprietà e per consolidare il marchio fieristico all'estero.

''Dal punto di vista commerciale - ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - la Cina e tutto il Far East offrono grandi opportunità per il made in Italy anche per la complementarietà delle produzioni. Stiamo ponendo le basi - ha annunciato - per una presenza costante in Cina di Vinitaly e degli altri nostri settori di punta, come l'agritech, il design, il marmo, attraverso una piattaforma fieristica proprietaria dedicata''. Come sistema Italia, ha sottolineato il Ceo di Veronafiere, Giovanni Mantovani - ''abbiamo i numeri, la qualità e il fascino per penetrare un mercato gigantesco, ma non servono proclami e solitarie fughe in avanti. Bisogna tuttavia capire che oggi per contrastare vecchi e nuovi competitor non serve più marciare in ordine sparso, bisogna correre in un'unica direzione e con un brand in grado di aprire la strada.

Nel corso dell'anno in Cina, tra i road show in calendario, l'Academy di Vinitaly International e le partnership fieristiche in corso e quello di nuovo ed importante stiamo realizzando saremo in grado di dare alle aziende e alle istituzioni un ulteriore supporto promozionale su quest'area strategica per il futuro dei nostri prodotti, non solo del vino".

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