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A Fieragricola 1000 espositori. Fari su Pac post Brexit

Coldiretti rilancia lotta a Made Italy 'tarocco', vale 60 mld

Redazione ANSA

VERONA - Una fiera dei record, oltre 1000 espositori, dei quali il 15% stranieri, per riportare Verona al centro di un settore, l'agroalimentare, dove il 'Made in Italy' è il brand più imitato nel mondo, 'complice' - secondo Coldiretti - anche l'accordo Mercosur che liberalizzerebbe il copia-incolla in campagna. Fieragricola, che compie 120 anni, torna protagonista sullo scenario internazionale con numeri impressionanti: una superficie netta di 57mila metri quadrati (+4,4% sull'edizione 2017), un'area esterna dinamica di 7.500 metri quadrati, allestita per i test delle macchine agricole come fossero in campo, 980 animali da allevamento (+63,3%), delegazioni commerciali provenienti da 33 Paesi esteri. Ma soprattutto con i fari puntati sul tema del momento, la difesa della Pac dopo la Brexit. "Dobbiamo difendere la politica agricola comune in queste dimensioni. Dovremo discutere su come ripartirla meglio, ma è fondamentale che l'Europa continui a considerare l'agricoltura come elemento centrale" ha detto il viceministro delle politiche agricole, Andrea Oliverio, intervenendo al convegno d'apertura, presenti il presidente del Veneto, Luca Zaia, il vice presidente della Commissione agricoltura dell'Ue, Paolo De Castro, il sindaco di Verona, Federico Sboarina, il presidente dell'ente espositivo, Maurizio Danese.


Con 420 miliardi di euro stanziati dall'Ue nel periodo 2014-2020, pari al 39% del bilancio comunitario (52 mld vanno all'Italia) l'agricoltura continua ad essere il cuore e il collante dell'Europa. "Con la Brexit verranno a mancare 12 miliardi l'anno - ha ricordato De castro - e non vogliamo che ciò vada a gravare sulle politiche agricole e su quelle di coesione". Brexit apre anche un altro scenario, secondo De Castro, perché "la maggioranza del blocco nordico è finita, ora c'è la maggioranza del blocco mediterraneo". Incognite, insomma, ma anche opportunità per l'Italia. E a proposito di 'Made in Italy", Fieragricola ha rilanciato la battaglia contro i cibi 'tarocchi', la 'Zottarella' (mozzarella ndr) prodotta negli Usa, il 'Parmesao' brasiliano, il 'Kressecco' imbottigliato in Germania, obbrobri alimentari autorizzati dalla Ue, che Coldiretti ha esposto nel proprio stand. Qui hanno fatto fronte comune Luca Zaia e il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. Per il governatore veneto è necessario che il prossimo Governo si impegni perché in Europa prevalga l'agricoltura di identità: "dobbiamo investire di più su tracciabilità e etichettatura, per sconfiggere il fenomeno dell'italian sounding - ha detto - che comporta perdite di valore per 60 miliardi di euro". Nessuno sconto all'Ue anche da parte di Moncalvo: "sull'etichettatura - ha osservato - l'Ue sta andando in direzione opposta e la Pac, con le proprie risorse, deve essere difesa, anzi, dev'essere aumentata, essendo l'unica fonte di finanziamento per gli agricoltori".

Altro tema in primo piano l'innovazione, marchio di fabbrica della rassegna veronese. "Fieragricola - ha ricordato il presidente Danese - ha sempre indicato al mondo la strada dell'innovazione. Oggi le sfide sono l'agricoltura di precisione, la digitalizzazione, senza abbassare la guardia su temi come la sicurezza e la salubrità delle produzioni, l'accesso al cibo, la redditività degli agricoltori". (ANSA)

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