Sui social network, però, è scattata subito la mobilitazione.
Lo scorso anno alcuni ristoratori avevano deciso di non presentare nei menù i tipici piatti a base di ricci per preservarne lo sviluppo e il ripopolamento; stavolta ci sarà un vero e proprio webmov (un flash mob sulla rete) proprio nella prima giornata di pesca, il 15 novembre.
Avviata dal gruppo Facebook QuiEtica la protesta si snoderà in maniera differente: l'invito è di partecipare con post, video, videomessaggi, vignette, foto e storie per sostenere la campagna #nessunricciosulpiatto "per tutelare i ricci di mare e proteggere il nostro il nostro ecosistema marino". E' già stato creato un "badge" e il relativo volantino che potrà essere associato ai post o scaricato per appenderlo nei ristoranti o negozi.
Nel frattempo l'assessore Caria ha anche dato il via libera al decreto sul piano di gestione dell'anguilla con il possibile prelievo sino ad aprile 2019, utilizzando bertavelli con dimensione minima della maglia pari a 12 mm per il "corpo" e pari a 10 mm per il "sacco finale".
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