Fa discutere l'inchiesta pubblicata su Repubblica Affari & Finanza sull'olio di palma che traccia un bilancio dell'annosa vicenda mettendo in contrapposizione i favorevoli e i contrari. ''L'articolo è un'occasione persa per spiegare con i fatti la guerra commerciale contro l'olio di palma, la cui scelta di abbandonarlo non ha nulla a che vedere con la salute o la tutela dell'ambiente'', afferma Campagne Liberali, l'associazione di cittadini che tutela il diritto alla libera scelta dei consumatori.
''Gli oli con cui è stato sostituito l'olio di palma - precisa - non sono necessariamente migliori, più sicuri o più sostenibili''. A questo proposito l'associazione aveva pubblicato uno studio che dimostrava come in diversi prodotti commerciali senza il palma il livello dei grassi saturi si fosse abbassato di poco e, in alcuni casi, affatto. ''Piuttosto che boicottare l'olio di palma - conclude l'associazione - sarebbe più opportuno lavorare per promuovere l'olio di palma certificato e sostenibile''.
Ad intervenire nel dibattito è anche Giuseppe Allocca, Presidente dell'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile, nel ricordare che l'olio di palma è stato in questi ultimi anni accusato da alcune parti di essere un vero e proprio demonio da boicottare in ogni modo. ''Noi sin da subito - spiega - avevamo gridato alla 'bufala mediatica' parlando anche di 'guerra commerciale' e oggi Affari e Finanza de la Repubblica lo conferma. Vorrei comunque ribadire - conclude - che non spetta ai singoli operatori per motivi commerciali appellarsi al principio di precauzione, bensì alle autorità comunitarie nazionali competenti che, nel caso dell'olio di palma, non hanno mai ritenuto opportuno dover assumere sul tema alcuna misura restrittiva neppure a titolo precauzionale''.
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