Nel 2023 andamento positivo dei volumi produttivi per il comparto del frumento tenero, mentre si registra una contrazione nel comparto del frumento duro. In calo del 18,5% il fatturato dell'Industria molitoria italiana per via della riduzione delle quotazioni degli sfarinati. E' il quadro emerso all''Assemblea Generale annuale di Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d'Italia (Confindustria). "Il forte ridimensionamento - ha evidenziato Italmopa nel corso dell'odierna Assemblea generale - delle quotazioni degli sfarinati e dei sottoprodotti della macinazione rispetto all'anno precedente, quale conseguenza del rientro dei principali costi di produzione dopo i picchi raggiunti nel 2022, ha pesato invece negativamente sul livello del fatturato del settore molitorio che si è situato complessivamente su 4,975 miliardi di euro con una contrazione complessiva del 18,5% rispetto al fatturato 2022 calcolato in 6,102 miliardi di euro".
"Nel 2023 sono stati sensibilmente ridimensionati gli eccessi verificatisi l'anno precedente sui mercati internazionali delle materie prime che avevano impattato sui principali costi di produzione degli operatori della filiera. Le fluttuazioni repentine dei mercati internazionali, unitamente ai risultati deludenti dei raccolti nazionali, hanno così determinato oggettive difficoltà per alcuni anelli della filiera che non hanno agevolato lo sviluppo di un confronto sereno tra gli attori che la compongono" evidenzia Andrea Valente, presidente Italmopa. "In questo contesto, Italmopa conferma l'assoluta necessità di superare, attraverso un piano di settore organico e condiviso, le criticità strutturali che contraddistinguono la filiera ed in particolare la produzione primaria. Auspichiamo, a tal fine, la massima collaborazione tra le parti, e che vengano pertanto archiviate contrapposizioni dannose o dogmatismi antiindustriali che non giovano agli interessi dell'intera filiera e, più in generale, del sistema paese".
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