La produzione totale di mele italiane nel 2023, ormai definitiva includendo anche le varietà più tardive, si assesta a 2.174.674 tonnellate, circa il 2,9% superiore a quella dello scorso anno. Il volume di mele destinate alla trasformazione industriale diminuisce leggermente rispetto all'anno precedente e così la disponibilità di mele per il mercato fresco cresce di poco oltre 4% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 1.878.891 tonnellate. Lo riporta l'analisi di Assomela, il consorzio delle organizzazioni di produttori italiani che rappresenta il 75% della produzione nazionale.
Le giacenze di mele per il mercato fresco al primo gennaio si assestano a 1.215.750 tonnellate, con un incremento del 4,8% rispetto al minimo record dello scorso anno e in linea con gli anni precedenti. Nel mese di dicembre sono state vendute complessivamente 164.376 tonnellate di mele.
Per quanto riguarda il settore del trasformato, i volumi sono in linea con le previsioni e si registra un mercato piuttosto ricettivo. Le vendite risultano regolari e in linea con i piani di decumulo. La commercializzazione in Europa è positiva, grazie alla minore presenza di mele polacche e tedesche. Nell'export oltremare si registrano invece alcune difficoltà logistiche dovute all'intoppo del canale Suez e dei conflitti nel Mar Rosso.
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