Roma, con un numero di locali pari a 20.200, è in cima alla lista dei comuni italiani per presenza di punti di consumo. E' quanto emerge da un'analisi Cga by NielsenIq (Niq). Lo studio fotografa il panorama della consumazione fuori casa nella città di Milano, fornendo un dettaglio anche su Roma, Torino e Firenze. L'indagine è stata realizzata attraverso i dati della Guida Horeca (Outlet Index) di Cga by Niq, in collaborazione con Jakala e delinea un'anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sui territori cittadini.
Dal report emerge che a Milano si contano 12.418 locali, di cui 4.963 bar e circa 6.000 ristoranti. A Torino ci sono invece più di 6.500 locali, con un'attenzione particolare a bar, ristoranti italiani e pizzerie. Nel capoluogo piemontese, il bar in particolare è una vera e propria istituzione: sono infatti quasi 3.300 e rappresentano circa il 50% del totale dei locali (a differenza di Milano dove dominano in numerica i ristoranti).
Nello specifico, a farla da padrone a Torino sono i bar tradizionali o caffetterie (49%), seguiti dai bar multifunzionali (27%). Sul territorio fiorentino sono presenti circa 4.000 locali e la scena è dominata dai ristoranti (quasi il 50% dei punti di consumo), seguiti da bar, strutture ricettive e da altri punti vendita come gastronomie, rosticcerie, panetterie, e altro.
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