/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Assobirra, drastico calo di vendite ed export della birra

Assobirra, drastico calo di vendite ed export della birra

Va scongiurato l'aumento delle accise dal 2024

02 ottobre 2023, 18:40

Redazione ANSA

ANSACheck

Assobirra, drastico calo di vendite ed export della birra - RIPRODUZIONE RISERVATA

Assobirra, drastico calo di vendite ed export della birra - RIPRODUZIONE RISERVATA
Assobirra, drastico calo di vendite ed export della birra - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trend in diminuzione per la birra in Italia, con vendite che nei primi otto mesi del 2023 calano del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 (da 11.478.966 hl a 10.728.522 hl), di pari passo con una decrescita pari al 7,4% dell'export nel primo semestre 2023 "versus i primi sei mesi dell'anno precedente (da 1.865.640 hl a 1.727.522 hl)".

A certificarlo è Assobirra. A frenare - informa l' Associazione dei birrai e dei maltatori - l'andamento della birra nel Paese e a compromettere così lo stato di salute di una filiera che occupa oltre 118 mila operatori la congiuntura sfavorevole di mercato in primis, caratterizzata da un aumento generalizzato dei prezzi che riducono il potere di acquisto e quindi i volumi di vendita, a cui si sommano le difficoltà dei produttori a causa del consolidamento degli aumenti dei costi di produzione ormai strutturali rispetto al passato.

Assobirra segnala in particolare che il vetro, tra le materie prime maggiormente utilizzate e chiave per il settore birrario, ha visto aumentare il costo di approvvigionamento più volte nel 2022 (circa +40%) e nuovamente ad inizio 2023 (circa +20%) a causa dell'impennata dei prezzi dell'energia e del costo triplicato del rottame di vetro necessario per la produzione delle bottiglie. L'associazione aggiunge inoltre i rincari del malto d'orzo (+44%), del mais (+39%) e dell'alluminio (+20%).

L'associazione evidenzia dunque che si "prospetta un 2023 in Italia con il segno negativo, che peserà sulle tasche di tutti gli attori del comparto interrompendo bruscamente la ripresa del 2022 riconquistata con grandi sacrifici dopo i tempi bui del periodo di emergenza da Covid-19". "Uno "stop" alla ripresa- sottolinea 'associazione- che rende oggi più che mai imprescindibile un intervento da parte di Governo e Parlamento nei confronti del comparto brassicolo". Per questo, AssoBirra -Associazione che rappresenta il 92% della birra prodotta e venduta in Italia - chiede da tempo- concludono- una riduzione limitata ma strutturale delle accise che ingiustamente gravano sulla birra, l'unica bevanda da pasto che in Italia ne è soggetta. Soprattutto perché sul comparto pende una spada di Damocle: il riaumento delle accise a partire dal 1° gennaio 2024. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza