Negativi, seppure di poco, i prodotti caseari principi delle esportazioni: -5% per la mozzarella. Se nei paesi dell'Unione europea le perdite sono state notevoli (-7,6 i volumi), fuori dai confini europei la contrazione è stata traumatizzante. In fortissima frenata le due principali destinazioni extra-Ue dei nostri formaggi: Stati Uniti e Regno Unito hanno totalizzato, rispettivamente e in volumi, -56% e -26%. "Eravamo preparati ad un calo dell'export e avevamo lanciato l'allarme già mesi fa - precisa Paolo Zanetti, presidente di Assolatte - ma i numeri di inizio anno sono peggiori delle previsioni e la preoccupazione per il futuro aumenta".
Il progressivo calo legato alle chiusure del food service e il clima di paura e di sfiducia internazionale hanno cronicizzato la sofferenza dell'export. Un export, ricorda Assolatte, che assorbe oltre il 40% della produzione italiana di formaggi e che è quindi vitale per la sopravvivenza delle aziende e per l'equilibrio della filiera. "Bisogna far ripartire l'economia anche accelerando le vaccinazioni in azienda. Su questo tema le nostre imprese sono disponibili e organizzate per contribuire con efficienza e in piena sicurezza alla fase vaccinale. Ma è fondamentale che lo Stato investa nell'export agroalimentare e sostenga le imprese che già lo fanno tra mille difficoltà - conclude Zanetti -. L'export è un asset chiave per la tenuta del sistema latte italiano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA