(ANSA) - ROMA, 2 MAR - Esportazioni record per cibi e vini
italiani nel 2019, con un totale di 44,6 miliardi di euro grazie
all'aumento del 7% rispetto all'anno precedente: è quanto emerge
dall'analisi della Coldiretti sulla base dei dati definitivi
dell'Istat."Un risultato straordinario con il cibo ed il vino
che - rileva la Coldiretti - svolgono nel mondo anche un ruolo
da traino per l'intero Made in Italy". C'è invece preoccupazione
per il 2020 a causa dei dazi e dell'emergenza coronavirus.
Il vino è il prodotto più esportato, con un fatturato
all'estero stimato in 6,4 miliardi nel 2019: superiore a quello
del mercato interno. Dall'analisi emerge inoltre che quasi i due
terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane
interessano i Paesi dell'Unione Europea, dove nel 2019 la
crescita è stata del 3,6%. Fra i partner esteri il primo è la
Germania, verso la quale le esportazioni sono aumentate del
2,9%, raggiungendo 7,2 miliardi; bene anche gli Stati Uniti, con
un aumento dell'11% per un totale di 4,7 miliardi.
Al 2020 si guarda invece con preoccupazione, prosegue la
Coldiretti, a causa degli "effetti dell'applicazione dal 18
ottobre 2019 delle tariffe aggiuntive del 25% su circa mezzo
miliardo di euro di esportazioni di prodotti agroalimentari
nazionali" e per "gli effetti recessivi dell'emergenza sanitaria
coronavirus, con i vincoli ai trasporti per cercare di contenere
il contagio". Questi ultimi, si legge nella nota, "si stanno
riflettendo anche sulla logistica delle merci, con incertezze e
ritardi che impattano sugli scambi commerciali". Pesano inoltre
"i limiti agli spostamenti dei cittadini che cambiano le
abitudini di consumo soprattutto fuori casa, con un brusco freno
della domanda internazionale". Per questo il presidente della
Coldiretti, Ettore Prandini, rileva che "a livello
internazionale occorre impiegare tutte le energie per superare
le politiche dei dazi e degli embarghi per ridare respiro
all'economia mondiale in momento difficile per tutti".
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