Una integrazione con altre piattaforme per arrivare al cosiddetto 'fediverso'. Questo entro un anno il piano di Threads, l'app di Meta lanciata il 14 dicembre anche in Europa e in Italia che ha subito conquistato vip e politici. Ad esplicitarlo in una serie di post Adam Mosseri, a capo di Instagram, l'applicazione a cui Threads è legata. Al momento, è possibile seguire alcuni account Threads (incluso quello di Mosseri) da altre piattaforme, una sorta di test di interoperabilità che Meta vuole estendere.
Come riporta il sito The Verge, Mosseri afferma che il team di Threads vuole fare in modo che l'opzione di seguire un account Threads su altre piattaforme sia disponibile per "tutti gli account pubblici su Threads, non solo per una manciata di tester". Al momento, afferma che il team prevede di richiedere che gli account siano pubblici e che gli utenti "acconsentano esplicitamente" a mostrare i propri post su altri server federati col protocollo ActivtyPub, come ad esempio il social Mastodon. E che le risposte provenienti da altre piattaforme vengano visualizzate all'interno di Threads.
"C'è molto da capire per quanto riguarda la privacy e l'integrità, ma stiamo lavorando attivamente per risolvere questi problemi", spiega Mosseri che pensa anche alla portabilità dei follower. "Alla fine, dovrebbe anche essere possibile consentire ai creatori di contenuti di lasciare i thread e portare con sé i propri follower su un'altra app/server - scrive - Credo che sia importante che i creatori di contenuti siano padroni del loro rapporto con il loro pubblico".
Mosseri afferma che gli aggiornamenti verranno implementati "per fasi" e riconosce che la tempistica è lunga. "È molto più lunga ma è la realtà, abbiamo bisogno di trovare un equilibrio", afferma il manager di Meta.
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