Prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Meta intende attivare sul suo nuovo social, Threads, la verifica dei post condivisi. Lo ha affermato il capo di Instagram, Adam Mosseri, con un messaggio in cui ha spiegato che, dal 2024, Threads si doterà delle stesse tecnologie, sia automatizzate che gestite da controllori umani, per individuare le fake news postate online. Nel 2018, Facebook aveva lanciato anche in Italia il suo programma di fact-checking, con un decalogo per riconoscere le fake news. Mosseri non ha rilasciato molte informazioni sull'iniziativa, limitandosi a dire che Threads "abbinerà le valutazioni di verifica dei fatti da Facebook e Instagram a Threads".
Attualmente, i fact-checker non possono valutare i contenuti su Threads. Quando un post viene contrassegnato come falso o fuorviante sugli altri social del gruppo, le valutazioni vengono trasferite anche su Threads. "Il nostro obiettivo è che la verifica possa essere attuata direttamente sul social" le parole di Mosseri. Meta ha confermato in un post separato che i collaboratori potranno esamire il contenuto che circola su Threads mentre agli utenti verrà data la possibilità di aumentare, abbassare o mantenere il livello di visione dei contenuti ritenuti di bassa qualità, proprio come accade oggi su Facebook. La piattaforma, concorrente di X-Twitter, diventerà disponibile dalle 12 di domani in Unione Europea, come da conto alla rovescia pubblicato online dalla stessa Meta. Non è chiaro se, per rispettare le più stringenti norme di Bruxelles, l'azienda abbia limitato qualche funzionalità di Threads che, in fase di iscrizione al servizio, prevede una condivisione dei dati con Instagram, app da cui preleva le principali informazioni, compresa la rete dei contatti.
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